Dibit 2 – Milano

Polis Engineering nasce nel 1996 da un gruppo di progettisti operanti nell’edilizia e nelle infrastrutture dagli anni Ottanta. Per la nuova società si pensa ad una struttura innovativa con competenze e specializzazioni a 360°, in cui il processo di progettazione e realizzazione sia sviluppato interamente da un team di professionisti interni. Polis engineering diventa in pochi anni un grande laboratorio d’innovazione con l’obiettivo di ottimizzare la qualità della produzione con la funzionalità e i tempi del “processo”, coniugando il lavoro storicamente artigianale della progettazione con la ricerca dell’efficienza. La nuova impostazione ha avuto successo e oggi Polis engineering conta circa ottanta addetti, di cui settanta nell’area tecnica.

Building type: Grande architettura, Ospedali e Case di Cura,

Località: Milano, Italia, Lombardia,

Committente: Fondazione Centro S. Raffaele del Monte Tabor
Data di costruzione: 2004 – 2010
Prodotto Model System Italia per ospedale San Raffaele:
Sistema composito oscurante-filtrante MS 100 più tende di arredo fornite da Emmegi Srl
Prodotto Model System Italia per Dibit 2:
Tende per facciata FM 41 nel corpo di collegamento

A proposito del progetto

Il Dipartimento Universitario di Medicina Molecolare (DIBIT 2) è composto da una struttura principale e da una serie di edifici contigui, per una superficie complessiva di 75.000 mq. La nuova struttura sorge a fianco del primo Dipartimento di ricerca della Fondazione San Raffaele e ospita aule universitarie, uffici tecnici e amministrativi, laboratori di analisi e ricerca destinati, grazie alle più moderne tecnologie, a studi avanzati di medicina molecolare. I laboratori del DIBIT 2 accoglieranno oltre 500 nuovi ricercatori che si dedicheranno a ricerca di base coniugata con la sperimentazione di terapie innovative per la cura di malattie neurologiche come la sclerosi multipla, dell’AIDS e delle malattie cardiovascolari.
Soluzioni tecnologiche d’avanguardia con impianti di ultimissima generazione doteranno la struttura di un basilare tessuto connettivo progettato con la più ampia flessibilità, che consentirà di far fronte alle richieste funzionali di un’attività di ricerca sempre più esigente e avanzata. Sistemi computerizzati di prevenzione, controllo, gestione delle apparecchiature primarie, si uniranno a un sistema di monitoraggio ambientale soprattutto su laboratori a rischio di contaminazione biologica. L’intervento si colloca all’interno del comparto ospedaliero S. Raffaele di Milano. L’edificio presenta uno sviluppo planivolumetrico costituito da diversi corpi di fabbrica in parte contigui e in parte separati fuori terra. Tutti gli edifici risultano collegati e adiacenti ai piani seminterrato e interrato. Tutti gli spazi esterni non interessati dagli edifici fuori terra sono destinati in parte alla viabilità interna al lotto, in parte ad aree di parcheggio e sosta per carico/scarico merci e in parte a giardino. La scelta di adottare, per le partizioni interne, diverse tecnologie costruttive (da elementi più tradizionali a elementi finiti con alto valore tecnologico aggiunto), ha permesso di definire e soddisfare vari livelli e caratteristiche funzionali degli spazi ove saranno localizzate le molteplici e differenti funzioni con esigenze ambientali/operative estremamente complesse (dalle aule universitarie ai laboratori di analisi e ricerca, dagli uffici tecnici e amministrativi, ai locali destinati a particolari sperimentazioni di medicina molecolare). In posizione baricentrica, rispetto all’intero complesso, è stata realizzata una basilica per funzioni civili e religiose. L’illuminazione naturale è garantita da una facciata semicilindrica totalmente vetrata e da una cupola in vetro del diametro di 13 metri posta in copertura, sormontata da una cupola realizzata in alluminio del diametro di circa 40 metri.