Asilo nido – Erba

Un volume basso e allungato, caratterizzato da un grande portale bianco che è segno importante nel paesaggio; rigoroso e minimale , trova sintesi e unità tra valori espressivi e formali, nell’incessante dialogo tra natura ed artificio, tra geometria e paesaggio.

Building type: Grande architettura, Asili e Scuole,

Località: Italia, Erba, Como,

Data costruzione: 2006
Committente: ALER – Azienda Lombarda Edilizia Residenziale

A proposito del progetto

Da oltre un secolo i giardini di infanzia sono considerate vere e proprie istituzioni educative; eppure è solo da alcuni anni che all’idea di asilo si associa una tipologia architettonica distinta da quelle delle scuole elementari. Le teorie psicologiche sull’educazione dei più piccoli affermate agli inizi del XIX secolo, avrebbero dovuto – da allora fino ai giorni nostri – influenzare in qualche misura la progettazione degli asili. Stranamente, però, architetti e pedagogisti collaborano tra loro solo da alcuni anni, mentre gli asili sono rimasti a lungo anonimi edifici funzionali.
Nonostante il farsi largo in architettura di un’attenta sensibilità sociale, mancava una relazione diretta tra la teoria dell’educazione pre-scolare e la sua espressione architettonica.
Oggi sappiamo che gli stimoli sensoriali che un bambino riceve dall’ambiente in cui vive giocano un ruolo essenziale nel suo sviluppo.
Esistono studi di psicologia che analizzano gli effetti dell’ambiente sul comportamento dei più piccoli, pertanto un architetto ha il dovere di prendere in considerazione le teorie pedagogiche per adattare la progettazione alle specifiche necessità dell’infanzia.
Le esigenze dei bambini fino a sei anni sono del tutto particolari: il diritto, in quanto individui, a un ambiente di qualità che consenta loro un sano sviluppo sociale riveste, infatti, un’importanza fondamentale, come del resto accade per la realizzazione di edifici specifici per altri gruppi sociali, quali alloggi per studenti, ospedali o teatri.
È legittimo quindi, parlare dello spazio come di un aspetto educativo di per sé, dal momento che l’educazione si fonda tanto sui rapporti umani quanto sull’influenza dell’ambiente.
Ma perché una scuola di infanzia possa influenzare il processo di apprendimento, renderlo migliore e più agevole, lo stile prescelto deve essere in grado di stimolare nuove percezioni nei bambini, oltre a soddisfare le esigenze degli educatori e delle famiglie.
È questo il caso di un luogo in cui corridoi e ambienti sono stati progettati in modo da evitare l’affollamento e imparare la posizione relativa delle cose. Un luogo pulito, già a partire dal disegno, e sicuro dove gli accessori sono resistenti e facilmente sostituibili. Un’oasi di serenità, realizzata con materiali che assorbono il rumore e tende per schermare la luce che – aggettanti e sporgenti – costituiscono anche l’elemento di variazione della facciata.
Un ambiente luminoso, con ampie vedute sull’esterno, che limita il rischio di una luce eccessiva grazie a zone in penombra per il riposo. Un edificio circondato da un bel giardino, dove imparare a conoscere il rispetto per la natura e stare coi propri compagni. Insomma, un luogo dove apprendere, giocare e sognare. Come confermano gli stessi progettisti: “Noi costruiamo edifici ‘veri’, architetture che cercano di stimolare coi colori e con la luce. Progettiamo vetrate fino a terra perché i bambini possano guardare fuori la natura e l’alternarsi delle stagioni”.