Agli inizi degli anni Settanta le Assicurazioni Generali avevano intuito le potenzialità dell’area vicino all’aeroporto di Linate. Giorgio Mondadori vi richiese, per gli uffici della sua casa editrice, una costruzione spettacolare: il progetto dell’architetto Oscar Niemeyer e la lungimiranza delle Generali diedero vita a un edificio monumentale che oggi è testimonianza dell’architettura del XX secolo in Italia.
A distanza di trent’anni, in concomitanza con il centenario della fondazione della casa editrice e i 175 anni delle Assicurazioni Generali, Generali Properties ha sottoposto il complesso Mondadori a un intervento di recupero architettonico e strutturale. All’interno del complesso immobiliare dove sorge l’edificio sospeso di Niemeyer, Generali Properties ha affidato all’architetto Werner Tscholl la ristrutturazione, il recupero e l’ampliamento di una cascina rurale abbandonata da anni, la Cascina Tregarezzo, dove avranno sede i nuovi uffici della Mondadori a Segrate.
Il progetto di Tscholl si è concentrato sul miglioramento dell’impatto architettonico dei nuovi volumi costruiti in armonia moderna con la cascina ristrutturata. La nuova architettura moderna, con una immagine forte e leggera allo stesso tempo, risulta perfettamente integrata con la preesistente architettura di Niemeyer. L’intervento interessa una superficie coperta di circa 3.368 metri quadri di cui circa mq 514 di restauro del corpo della vecchia cascina su due piani e circa mq 2.854 dei nuovi corpi laterali su due livelli fuori terra e un piano interrato.
Il corpo della vecchia cascina rimane il nodo centrale del nuovo complesso con l’ingresso principale, ma viene ampliata con due corpi laterali in vetro contenuti tra una piastra continua di acciaio a forma di ferro di cavallo che ripropone il cortile originario della vecchia cascina. Questo ampliamento è concepito come una sorta di involucro protettivo per le «scatole» più piccole interamente rivestite in vetro.
Le scatole di vetro, organizzate su due livelli, conterranno gli uffici mentre la villa è riservata agli spazi comuni. Dall’esterno, la sensazione è di “galleggiamento” dell’edificio grazie al sollevamento del pianoterra di circa un metro ed è sottolineata dalla soluzione di un ponte in acciaio che consente l’accesso al corpo centrale della villa.
Data la particolare tipologia dell’utenza che utilizzerà il nuovo edificio per uffici, e la preesistente architettura di grande valore le scelte progettuali sono state indirizzate verso la ricerca di soluzioni architettoniche di pregio, unitamente a un elevato grado di finiture interne ed esterne. La soluzione organizzativa e funzionale proposta accoglie il concetto dell’open space, articolato su due livelli e basato sulla massima trasparenza e leggerezza tecnologica dell’opera, utilizzando vetri di alta qualità. “L’intervento alla Cascina Tregarezzo – spiega Luciano Manfredi, condirettore di Generali Properties Asset Management Spa – rientra nella strategia del gruppo fondata sulla riqualificazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare esistente e puntando a valorizzare gli immobili attraverso una gestione dinamica degli edifici”. In particolare, continua Manfredi, “il processo per la valorizzazione della Cascina Tregarezzo è stato affrontato su due fronti: facendo emergere le potenzialità dell’immobile, ma soprattutto integrando la nuova architettura con quella rurale esistente, reinterpretandola in coerenza con le linee dell’edificio sospeso di Niemeyer”.