Uffici e laboratori di ricerca ICA – Civitanova Marche

Grazie a un sapiente sistema di facciate vetrate, brise soleil e
rivestimenti l’edificio industriale voluto da ICA si staglia come
esempio di una riuscita prova di architettura. Il segno evidente
che quando un committente è pronto a investire sulla propria
immagine recependo e sposando le idee progettuali il risultato
finale non può essere che di livello elevato.

Building type: Grande architettura, Uffici e Sedi Direzionali,

Località: Italia, Marche, Civitanova Marche, Macerata,

Costruttore: Rossi Gianfranco Costruzioni Generali
Committente: ICA Industria Chimica Adriatica Spa
Data di costruzione: 2001 – 2003
Facciata: Promo Srl

A proposito del progetto

II nuovo stabilimento direzionale e produttivo ICA di Civitanova Marche, su progetto dello studio CTV Associati di Roma, è un edificio che si staglia evidente contro lo skyline degli anonimi edifici industriali grazie a un sapiente sistema di facciate vetrate, brise soleil e rivestimenti.
Dal punto di vista strutturale, tecnologico e come uso dei materiali siamo di fronte a un esempio di architettura all’avanguardia, sia come struttura tout court, che come edificio industriale. Adagiata su un lotto rettangolare la costruzione, che si compone di due piani sopraelevati e uno seminterrato, è frutto di scelte tecnologiche che si concentrano soprattutto sulla descrizione del fronte principale. Caratterizzato dall’ampia e luminosa vetrata a doppia altezza, si differenzia anche per la tessitura dei pannelli di rivestimento in zinco titanio. Sono soprattutto questi gli elementi caratterizzanti un corpo compatto, alleggerito sul fronte principale dal ritmo di una serie di colonne metalliche con una parte terminale a “V” che sorreggono le travi reticolari a cui è fissata una pensilina frangisole. Quest’ultima è un vero e proprio elemento di architettura bioclimatica, nel senso che è stata posizionata in modo tale da costituire uno schermo intelligente. Non il solito brise solei coreografico dunque, alloggiato là dove il sole non batte mai, ma un sistema di controllo solare studiato ad hoc e contemporaneamente gradevole. La dinamicità dell’edificio è data anche dall’arrotondamento della testata, dove è collocata l’entrata che conduce in un ambiente particolarmente scenografico. Lo si avverte dalla forza tecnologica che sprigiona ogni singolo elemento.